IL PROGETTO

«Pietre Sacre»: è il progetto di collaborazione, ideato dalla Diocesi di Massa Carrara - Pontremoli, che vede coinvolte la Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, Assindustria, e l’Accademia di Belle Arti: tre istituzioni fondamentali del territorio apuano, che opereranno in sinergia per recuperare al culto le chiese danneggiate dal terremoto del Febbraio 2012 e dal sisma del Giugno 2013.

Mons. Giovanni Santucci, Vescovo diocesano, afferma: «Le chiese sono da sempre il principale luogo di aggregazione sociale e spirituale di una comunità. La loro sostanziale scomparsa o il non utilizzo rappresenterebbe una ferita insanabile al territorio, mentre il loro recupero è un’occasione di rinvigorimento per tutti. La Diocesi ha chiesto sostegno agli enti del territorio perché crede che il patrimonio storico artistico delle chiese sia un bene prezioso per tutti. Le aziende locali potranno sponsorizzare interventi e  usufruire di sgravi fiscali, previsti dalla legge».

STORIA DEL PROGETTO

Il terremoto del 2012 che, come è noto, ha colpito drammaticamente l'area emiliana, ha avuto pesanti ripercussioni anche nella Provincia apuana, soprattutto in Lunigiana. Particolarmente lesionati sono stati gli edifici di culto, più sensibili al sisma per la loro antica data di costruzione. Decine di chiese della Diocesi di Massa Carrara, - Pontremoli minacciano di diventare inagibili (alcune già lo sono) ove non intervengano interventi riparatori adeguati. Gli edifici in questione oltre al valore religioso legato al culto, hanno un rilevante interesse artistico e storico e, per le comunità di riferimento, sono un simbolo della loro identità.

La loro scomparsa rappresenterebbe quindi una ferita insanabile al territorio, mentre un loro recupero sarebbe un’occasione di rinvigorimento delle località, di cui sono spesso anche elementi di attrazione turistica.  Per tutti questi motivi si è inteso dar vita ad un progetto il cui titolo «pietre sacre» vuole richiamare l'alto valore spirituale della operazione di restauro e/o recupero, che si impone in tempi brevi, onde evitare l'aggravarsi della situazione in atto.

SOGGETTI COINVOLTI

Il progetto vede in prima in prima fila la Diocesi che, attraverso la CEI, ha già dato inizio ad alcuni interventi di urgenza, ma si rivolge anche ai soggetti che, come le Fondazioni bancarie, hanno tra i loro compiti la tutela dei beni culturali del territorio, agli Enti locali, alle Associazioni no-profit, e agli stessi privati sensibili ai temi della cultura e della solidarietà, offrendo a tutti la possibilità di contribuire a sanare queste ferite al patrimonio culturale della provincia apuana. L’Accademia di Belle Arti di Carrara ha spontaneamente collaborato con l'Ufficio per l'Arte Sacra ed i Beni Culturali della Diocesi, per approntare uno studio della situazione delle singole chiese, che pone in luce le loro caratteristiche storico-artistiche ed i danni che più incidono sulla loro integrità. Inoltre Assindustria di Massa Carrara coinvolgerà le aziende che, sensibili alla conservazione del patrimonio artistico e monumentale del territorio, vorranno contribuire al progetto, suggerendo i percorsi più consoni, anche per ottenere gli sgravi fiscali previsti dall’attuale normativa.

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